Sulla piazza si affacciano alcuni degli edifici civili e religiosi più importanti della città: il Cabildo de Buenos Aires, la Casa Rosada (sede del governo nazionale), la cattedrale, la sede del governo cittadino e la Banca Nazionale.
Sin dal XIX secolo, la Plaza de Mayo è il centro della vita politica di Buenos Aires, e per estensione dell'Argentina. Il suo attuale nome, che significa "piazza di maggio", commemora la rivoluzione di maggio del 1810, che diede inizio al processo che portò all'indipendenza dalla Spagna nel 1816.
Il 17 ottobre 1945 in Plaza de Mayo si tenne una dimostrazione sindacale di massa per ottenere il rilascio del detenuto Juan Domingo Perón, che sarebbe diventato poi Presidente dell'Argentina. Per molto tempo i peronisti continuarono a radurarsi nella Plaza de Mayo ogni anno il 17 ottobre per dimostrare il loro sostegno al loro leader.
Dagli anni settanta è il luogo dove ogni giovedì le madri di Plaza de Mayo, ovvero le madri dei desaparecidos si ritrovano a commemorare i figli scomparsi.
Il 2 aprile 1982 una folla si radunò per manifestare il supporto a Leopoldo Galtieri che aveva intrapreso la Guerra delle Falkland.
Nel dicembre del 2001 la Plaza de Mayo fu di nuovo teatro di scontri, durante la rivolta popolare scoppiata in seguito alla grave crisi economica che aveva colpito l'Argentina.
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