giovedì 14 marzo 2013

Alberto Lupo

Alberto Lupo, nome d'arte di Alberto Zoboli (Genova, 19 dicembre 1924 – San Felice Circeo, 13 agosto 1984), è stato un attore e doppiatore italiano del teatro, del cinema e della televisione.

Iniziò la sua carriera teatrale nel 1946 quando si iscrisse al Centro sperimentale "Luigi Pirandello" di Genova, dove rimase fino al 1952. In seguito lavorò con grandi nomi del teatro italiano, come Giorgio Strehler e Gino Cervi ( Cyrano di Bergerac, diretto da Rouleau nel 1953-54). Ma fu grazie alla televisione che ottenne un enorme successo, soprattutto tra il pubblico femminile, per la voce profonda e seducente e lo sguardo virile. Negli anni '50 e '60 fu infatti il "romantico "interprete di decine di romanzi sceneggiati, tra i quali ricordiamo Capitan Fracassa (1958), Padri e figli (1958), Una tragedia americana (1962), I Giacobini (1962) e Resurrezione (1965). Indimenticabile il ruolo del dottor Manson che l'attore rivestì nel celeberrimo sceneggiato La cittadella (1964).

Si propose anche nelle vesti di garbato presentatore in spettacoli leggeri, come Teatro 10 (1971), dove interpretò con Mina la famosissima sigla Parole, parole, parole. Nel 1977 mentre cercava di scrollarsi di dosso l'etichetta di attore da sceneggiato, "bello, ma imbalsamato" , con lo spettacolo teatrale Chi ha paura di Virginia Woolf??, venne colpito da trombosi cerebrale e visse in stato di coma per un lungo periodo. Al risveglio dovette affrontare una drammatica riabilitazione. Dopo esser riuscito a recuperare la voce, tornò a recitare, in una piccola parte, negli sceneggiati L'eredità della priora (1980) e L'amante dell'Orsa Maggiore (1983).

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