"Il ventre di Parigi" è un romanzo di Émile Zola scritto nel 1873, il terzo del Ciclo dei Rougon-Macquart.
Lo sfondo storico del romanzo è rappresentato dalla Francia del Secondo Impero di Napoleone III; divenuto inizialmente, nel 1848, Presidente della repubblica, egli aveva attuato, nel 1851, un colpo di stato tramite il quale aveva imposto la durata decennale del proprio mandato; aveva quindi fatto approvare con un plebiscito la trasformazione della repubblica in Impero, e il 2 dicembre 1852 aveva assunto il titolo di Imperatore dei Francesi.
Il protagonista del "Ventre di Parigi", Florent, è un giovane a suo tempo individuato come un oppositore del governo di Napoleone III e per questo motivo deportato in Guyana. Sette anni dopo, Florent, evaso dal carcere, torna a Parigi e ritrova il fratellastro Quenu, che egli aveva allevato rinunciando agli studi. Quenu si è nel frattempo creato una posizione economica: ha una bottega di salumaio nella zona delle Halles, il grande mercato alimentare parigino, e una moglie, Lisa Macquart (figlia di Antoine), bella e invidiata. Florent si trova impigliato tra la meschinità e gli intrighi che caratterizzano l'ambiente dei piccoli negozianti. Nel suo ingenuo fervore, pensa di poter portare avanti i suoi ideali repubblicani, organizzando un complotto contro il governo. Sarà la cognata Lisa a denunciarlo, provocandone l'arresto e una deportazione.
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