martedì 30 aprile 2013

South Park

"South Park" è una serie televisiva satirica statunitense a cartoni animati. Creata e doppiata da Matt Stone e Trey Parker, viene distribuita e trasmessa negli Stati Uniti da Comedy Central. Trasmessa per la prima volta nel 1997, la serie è giunta alla sua sedicesima stagione.

"South Park" narra le avventure di Stan, Kyle, Eric e Kenny, quattro ragazzi che frequentano la scuola elementare (inizialmente la terza classe e, a partire dalla quarta stagione, la quarta) e vivono nella piccola città di South Park, sulle Montagne Rocciose, in Colorado. In principio il cartone era realizzato utilizzando la tecnica della stop motion cutout animation: i fotogrammi venivano realizzati incollando direttamente sullo sfondo pezzi di carta complessivamente alti 10 cm circa per i personaggi non adulti e 12 cm per quelli adulti. Successivamente questa tecnica è stata rimpiazzata dall'animazione al computer.

"South Park", attraverso la satira, tratta temi di politica e attualità statunitensi e cerca di sfatare i tabù e le demonizzazioni della società, spesso usando la parodia e la commedia nera. Negli Stati Uniti la serie animata è stata aspramente criticata da gruppi religiosi che la giudicano moralmente offensiva e anti-statunitense. Anche in Italia la serie ha ricevuto un trattamento simile (soprattutto da parte del Moige), che costrinse l'emittente Italia 1 prima a "censurare" il cartone attraverso un doppiaggio non letterale e, in seguito all'aumentare delle critiche, a censurare totalmente alcuni episodi fino alla soppressione totale del cartone alla fine della quarta stagione.
Successivamente Comedy Central italiana (via satellite) e MTV Italia hanno cominciato a trasmettere senza censura il cartone dalla quinta stagione, ridoppiando anche le quattro stagioni precedenti.

lunedì 15 aprile 2013

USA 1912


Gli Stati Uniti d'America (denominazione ufficiale in lingua inglese: "United States of America"; abbreviazioni diffuse nel linguaggio comune: "Stati Uniti", "USA", "U.S.A.", "States"; sineddoche diffusa nel linguaggio comune: "America") sono una repubblica federale con sistema rappresentativo dell'America settentrionale composta da 50 stati e un distretto federale (Washington, D.C.)



mercoledì 10 aprile 2013

Unione Sportiva Alessandria 1912

L'Unione Sportiva Alessandria 1912 è la principale società calcistica di Alessandria, capoluogo dell'omonima provincia piemontese.
La sua fondazione si fa risalire tradizionalmente al 1912, tuttavia essa è da collegare all'attività della preesistente sezione calcistica della società Forza e Coraggio, d'incerta datazione. Nel 1928 l'Alessandria sfiorò la conquista dello scudetto. 
La squadra disputò 13 stagioni in Serie A tra il 1929 e il 1960 e 20 in Serie B (l'ultima nel 1975); raggiunse inoltre una finale di Coppa Italia, nel 1936. Oltre alle vittorie di un campionato di Serie B, uno di Serie C e uno di Serie C2, conta nel suo palmares una Coppa Italia di Serie C, vinta nel 1973, e una Coppa CONI, conquistata nel 1927.
Il periodo di maggior lustro per la squadra si fa risalire ai decenni del primo dopoguerra e della cosiddetta «scuola alessandrina» che, dando continuità ai dettami importati nei primi anni dieci dell'allenatore inglese George Arthur Smith, prevedeva metodi di allenamento e tattiche di gioco inediti per il calcio italiano. In quegli anni, con Pro Vercelli, Novara e Casale, l'Alessandria andò a formare il «quadrilatero piemontese», fucina di grandi campioni e di importanti vittorie.
Tra i più celebri giocatori che hanno indossato la maglia grigia del sodalizio piemontese sono ricordati il Pallone d'oro 1969 Gianni Rivera e i campioni del mondo Bertolini, Borel, Ferrari e Rava, oltre a Carlo Carcano e Adolfo Baloncieri.
Negli ultimi decenni l'Alessandria ha vissuto periodi assai turbolenti per ricorrenti problemi di natura economica, che hanno condizionato i tentativi di ritorno in auge messi in atto da varie dirigenze e che l'hanno portata, nel 2003, al fallimento. Rinata e risalita fino alla Lega Pro Prima Divisione, milita attualmente in Seconda Divisione come conseguenza di giudizi sportivi dovuti al coinvolgimento diretto di ex vertici societari nella vicenda denominata "Scommessopoli".

mercoledì 3 aprile 2013

Il galletto di Alessandria

l galletto di Casale Monferrato nel 1215 si trasferisce ad Alessandria e poi ad alcuni tifosi dell'Alessandria Calcio.




Il seguente stralcio di storia alessandrina e casalese è tratto da Storia degli Alessandrini (1965) di Fausto Bima (Alessandria 1912 - Genova 1981), storico, pubblicista, uomo politico, amministratore di grandi aziende nazionali.


 Nel fondo della storia di Alessandria del secolo XIII vi è il permanente dissidio antagonistico con i marchesi di Monferrato. Limitiamoci a ricordare due episodi salienti. Nel 1215 gli Alessandrini collegati con il conte Tomaso di Savoia, i Milanesi, i Vercellesi e i Tortonesi devastano e mettono a sacco Casale e oltre rubare i corpi dei Santi Evasio, Natale e Proietto, che restituiranno in occasione di uno degli infiniti accordi stipulati con l'animo di violarli, si impossessano di un galletto e di un angelo di ottone che erano sulle torri di quella cattedrale e che fissano sulle guglie del vecchio duomo alessandrino, dove vi rimangono fino al suo abbattimento avvenuto sotto il governo napoleonico. Di come sia finito l'angelo non si sa nulla. Ed è probabile che sia andato ad adornare la casa di qualche amante delle memorie del passato, facendo una fine migliore delle catene tolte dagli alessandrini nel 1282 al ponte dei pavesi che, poste nella cappella di Santa Croce in duomo, secondo quanto racconta lo Schiavina, vennero da un sacrestano ai suoi tempi adoperate per attrezzare il camino della cucina. Il galletto, recuperato, è ancora oggi sulla basilica di ferro e lamiera che sovrasta l'orologio a tre quadranti posto sul fastigio del palazzo del comune di Alessandria. »


Secondo alcuni tifosi dell'Alessandria Calcio questo simbolo significa la vittoria, in quanto i Casalesi non vinceranno mai, come gli Alessandrini non avrebbero mai ceduto a Federico Barbarossa. Sulla sciarpa sta scritta la frase che pare sia stata pronunciata da Gagliaudo quando Barbarossa aveva assediato Alessandria nel 1174:

In cederran mai i Lisandren in cederran
Non cederanno mai gli Alessandrini non cederanno



martedì 2 aprile 2013

La Biblioteca di Alessandria

La Biblioteca di Alessandria fu la più grande e ricca biblioteca del mondo antico ed uno dei principali poli culturali ellenistici.
Andò distrutta nell'antichità, probabilmente più volte tra l'anno 48 a.C. e il 642 d.C.; in suo ricordo è stata edificata, ed è in funzione dal 2002, la moderna Bibliotheca Alexandrina.
La Biblioteca di Alessandria fu costruita intorno al III secolo a.C. durante il regno di Tolomeo II Filadelfo. Questo polo culturale, annesso al Museo, era gestito da un προστάτης (sovrintendente), ruolo di grande autorità. Il sovrintendente era nominato direttamente dal re (il primo filologo ad occupare tale carica fu Zenodoto di Efeso). Questi dirigeva una squadra di preparatissimi grammatici e filologi che avevano il compito di annotare e correggere i testi delle varie opere. Di ciascuna opera si redigevano delle edizioni critiche, che venivano poi conservate all'interno della Biblioteca. Si suppone che al tempo di Filadelfo i rotoli conservati fossero circa 490.000 (quando non bastò più lo spazio, venne costruita una seconda struttura, la Biblioteca del Serapeo)

Bibliotecari di Alessandria:
  •     Zenodoto di Efeso (284 a.C. - 260 a.C.)
  •     Apollonio Rodio (260 a.C. - 246 a.C.)
  •     Eratostene di Cirene (245 a.C. - 195 a.C.)
  •     Aristofane di Bisanzio (195 a.C. - 180 a.C.)
  •     Apollonio Eidographos (? - 175 a.C.)
  •     Aristarco di Samotracia (? - 146 a.C.)

lunedì 1 aprile 2013

Super Librarian

Divertente filmato di promozione della figura del bibliotecario in una biblioteca degli Stati Uniti.